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"Il dono di un grande scrittore al lettore è renderlo (il lettore) uno scrittore migliore." Jerome Bruner Di cosa parla questa citazione? Secondo me almeno due cose. 1️⃣ Sul fatto che abbiamo il dono di donare. Un dono non è solo ciò che ci viene “dato” come una sorta di abilità speciale. Un dono è che NOI diamo questo “superpotere” agli altri e al mondo. Oppure grazie a lei regaliamo qualcosa. Un regalo è qualcosa che mi entusiasma e che sono felice di condividere con gli altri. Per me è naturale, così come è naturale condividerlo. Questo non significa che non mi impegno nel fare le cose, ma significa che sento valore e significato quando le faccio. Un regalo non è solo una qualità. È una fusione delle nostre qualità, competenze, valori, intenzioni e azioni in cui si manifestano. Il dono della pittura. Il dono della guarigione. Il dono dell'insegnamento. Il dono della narrazione. Il dono di essere circondati di calore e amore. Il dono di creare conforto. Il dono di prendersi cura degli animali. Il dono di inventare cose nuove. Il dono di vedere schemi e relazioni. Il dono di coltivare i raccolti. Un regalo non è necessariamente qualcosa di globale. Dopotutto, la vita è fatta di dettagli e piccoli doni reciproci e a noi stessi: una casa accogliente, una cena calda, parole di sostegno, un sorriso durante l'incontro, un lavoro di qualità svolto che ha aiutato qualcuno. Un dono è gioia, piacere, valore. E affinché non si trasformi in una vittima, è importante condividerlo con cura di sé. 2️⃣ Sul fatto che un libro rinasce ogni volta a contatto con un nuovo lettore Bruner ha detto che un bravo scrittore racconta la sua storia in modo tale che le persone rimangano lacune e lacune - non necessariamente nel finale! - che il lettore vuole compilare. E così, nella co-paternità, nasce un nuovo testo, con ogni lettore il suo. E il lettore diventa uno scrittore migliore. Hai presente quei libri con un finale intrigante e ambiguo, quando nell'ultima pagina c'è la sensazione di "se solo di più, se solo di più"? 🤩 E diciamo a noi stessi: “Ebbene, probabilmente - almeno penserò - che tutto sia finito così: la lettera è arrivata al destinatario, gli amici si sono ritrovati, il mozzo è diventato capitano, gli innamorati sono rimasti insieme”. 💕 Ci sentiamo particolarmente responsabilizzati e inclusi quando diventiamo coautori. Perché questo libro parla un po’ di noi. Su come vediamo. Su come vorremmo. Sulle nostre opinioni e valori. 🌱 Il cofondatore dell'approccio narrativo Michael White ha visto qui una sovrapposizione con il lavoro di uno psicoterapeuta e di un professionista della narrativa. Solo lui non crea lui stesso la storia, ma ascolta con sensibilità e attenzione ciò che gli dice l'interlocutore, “attira l'attenzione delle persone sulle lacune nelle trame della loro vita” e le invita a colmare queste lacune in modo più conciso e. descrizione voluminosa. Saturateli di contenuti, valori, emozioni, significati. Per evidenziare ciò che prima passava inosservato, ma ciò che è effettivamente importante per una persona. E poi il quadro diventa più olistico e la persona diventa più stabile. 🤲🏻 E anche questo è un regalo. Ascolta attentamente. Essere curioso. Fai domande di supporto che ti aiutino ad aprirti e a scoprire ciò che è prezioso. Credere che una persona sappia cosa è meglio per lui, sia in grado di trovare soluzioni e costruire la vita che desidera. Abbi fiducia in Lui perché sia ​​l'Autore della tua vita. Regalo. Cosa significa per te questa parola? E tu quale hai??