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Dall'autore: Pubblicato sul sito dell'autore Mania (greco: Mania - follia, passione, attrazione). Attualmente questo termine con l'accento sulla prima sillaba è considerato errato e obsoleto. Un tempo veniva utilizzato per descrivere stati psicopatologici accompagnati da agitazione psicomotoria e delirio. Fino ad ora, a volte si sente dalle labbra di non professionisti: "Ha manie di persecuzione", "manie di grandezza", ecc. Tuttavia, il termine Mania è rimasto, con l’accento su “e”. La mania è uno stato che si manifesta con umore elevato, euforico e agitazione motoria. In senso stretto, possiamo dire che la mania è l'opposto della depressione. La sindrome maniacale più pronunciata è nel disturbo affettivo bipolare (psicosi maniaco-depressiva). È consuetudine distinguere la triade della mania: umore elevato e gioioso con maggiori pulsioni Accelerazione dei processi mentali (pensiero e linguaggio) Agitazione psicomotoria Nonostante il fatto che la mania sia notevolmente meno comune della depressione, la mania pone un problema significativo per la psichiatria. Questi stati sono spesso accompagnati da una diminuzione delle critiche nei confronti delle proprie azioni. Inoltre, esiste una variante della mania che chiamiamo “mania arrabbiata”. I tentativi di ragionare e calmare in qualche modo il paziente possono causare la sua indignazione, esplosioni distruttive di aggressività e persino scontri con la legge. Come ogni malattia mentale, i disturbi mentali con sindrome maniacale portano a conseguenze sociali: sofferenza dei propri cari, criminalità, disadattamento sociale del paziente. Per stabilire la sindrome maniacale, è consigliabile consultare uno psichiatra. Il trattamento tempestivo, di regola, porta a un buon risultato. Evgenij Ugushev