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Dall'autore: Dopo il mio articolo sulla responsabilità, ho ricevuto suggerimenti da persone sul sito per scrivere un articolo sulla responsabilità-colpa e prestare attenzione a cosa dovrebbero fare le persone che, invece della responsabilità, “cadere nel senso di colpa”? Comprendiamo innanzitutto i concetti. Cos'è un senso di colpa? La colpa è l'esperienza di insoddisfazione di una persona per se stessa o per le sue azioni. In generale, un'emozione necessaria che consente a un individuo di regolare il proprio comportamento, una sorta di barometro che indica gli errori cos'è la responsabilità? La responsabilità è la capacità di fare delle scelte ed essere responsabile delle proprie scelte. Pertanto, la COLPA è un'esperienza, un'emozione, una sensazione per un errore e la RESPONSABILITÀ è un'azione, la correzione di un errore o semplicemente un'azione sul risultato. Una persona ha bisogno sia di senso di colpa che di responsabilità. Ma in quale forma è un'altra questione. Una persona può essere responsabile solo di se stessa, delle sue scelte, noi siamo responsabili dei nostri figli minorenni. Il senso di colpa ci aiuta a vedere la nostra area di responsabilità. Ma il senso di colpa ci indica sempre la strada giusta? E la responsabilità è sempre necessaria per il senso di colpa? Se un bambino versa accidentalmente la composta, è necessario sentirsi in colpa o è sufficiente prendere uno straccio e pulire il pavimento? E se un bambino si siede a disegnare e si assume la responsabilità di finire il suo? disegno, come viene espressa la sua colpa? È davvero necessario che una persona sia colpevole per assumersi la responsabilità di qualcosa? Ebbene, sfortunatamente sì. Nella nostra pedagogia la responsabilità veniva coltivata attivamente attraverso il senso di colpa. E ora molti genitori hanno adottato l'esperienza della loro famiglia e coltivano artificialmente il senso di colpa nel bambino. Il bambino è confuso e non riesce a capire: o dovrebbe vergognarsi o correggere i suoi errori. Ma impara gradualmente che non vale niente, le sue mani crescono dal nulla, la sua testa è un tizzone ardente, lavorerà come custode e, in generale, con tale comportamento lo consegneranno a un orfanotrofio in modo che possa sa come comportarsi. Un complesso di sentimenti inizia a inondare il bambino: senso di colpa per essere così, rabbia verso i suoi genitori (spesso repressa all'inizio) e paura che lo lascino, che non lo ameranno in quel modo, e il desiderio per il bambino amore per i suoi genitori e risentimento nei loro confronti..... A poco a poco, i genitori iniziano a notare che se il bambino inizialmente ha cercato di correggere qualcosa, più va avanti, meno mostra iniziativa. Il senso di colpa è diventato non adeguato, vero per l'offesa, ma nevrotico, che non brama la correzione dell'errore, ma brama di soffermarsi sulle proprie esperienze e sentirsi un manichino, una persona senza valore. MOLTE PERSONE, CRESCIUTE CON UN SENSO DI COLPA, HANNO PAURA DI ASSUMERSI RESPONSABILITÀ. MA NON TUTTA LA RESPONSABILITÀ. IL PARADOSSO DELLA SITUAZIONE È CHE QUESTE PERSONE SPESSO HANNO PAURA DI ASSUMERSI RESPONSABILITÀ DELLA PROPRIA VITA, MA POSSONO ESSERE RESPONSABILI DI TUTTI GLI ALTRI. Sono responsabili di tutto sul lavoro, sui parenti, sui figli, sugli amici, sui conoscenti... Ma non per la tua vita. Le loro vite sembrano essere alla mercé di altre persone (spesso quelle di cui sono responsabili). Queste persone ammettono che un costante senso di colpa le “inonda” così tanto che non hanno più la forza di assumersi la responsabilità, perché vogliono. nascondersi sotto una sorta di senso di colpa e non farsi vedere!!! Cosa fare in tali situazioni Come sempre, nel mio repertorio, offro una piccola istruzione di azione: tenere traccia del senso di colpa e dell'autoaccusa. che è sorto in te. Chiediti: sei davvero colpevole? Qual è la tua colpa? Se c'è senso di colpa, o senso di colpa parziale, pensa a come risolverlo. Se capisci che non è colpa tua, ma hai rintracciato il sentimento in te stesso, devi formulare: di cosa ti senti in colpa, perché? Di solito va così: “Mi sento in colpa perché questa persona sta attraversando un momento difficile al lavoro, perché mi sento sempre in colpa quando qualcun altro intorno a me sta attraversando un periodo difficile. Comincia a sembrarmi facile. Svaluto il mio lavoro. E dimentico quanto possa essere difficile per me. E quello che sto facendo velocemente adesso, quanto impegno ed esperienza ci sono voluti”. Cioè, spesso mentre si sente.