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Il lavoro di uno psicologo: interessante e utile 895 Buon pomeriggio, cari amici. E tu ed io continuiamo a studiare il lavoro di un terapeuta, continuiamo a studiare le sue varie caratteristiche, continuiamo a condividere la nostra esperienza accumulata durante la pratica e le vostre conoscenze. Porto alla vostra attenzione l'ottocentonovantacinquesimo articolo della serie. Continuo a rispondere a domande sul tema della chiamata all'“ex”, cioè sul tema della chiamata al precedente psicologo del nostro cliente. , che da lui è passato a noi. Ho espresso la mia opinione che, come nel caso della supervisione, non solo accettiamo sconsideratamente le parole dello psicologo precedente, ma riflettiamo attentamente su tutte le sue parole. A questo mi hanno detto che comunque non lo avrebbero chiamato (forse non ho capito bene questo punto), anche se potessimo farci una nostra opinione, visto che la persona che mi ha risposto in quel commento non avrebbe messo quello psicologo e il suo supervisore Sfortunatamente, il “problema” degli intervistati è, a mio avviso, se si tiene conto anche di questo esempio sopra, che molto spesso gli intervistati non riescono a dire perché fanno questa o quella scelta. E questo è molto triste. Possiamo concludere che non riescono a spiegarselo. E questo è un grande svantaggio per la professionalità. Quasi sempre dobbiamo almeno spiegare cosa stiamo facendo e perché, se non lo sappiamo con certezza. Per l’esempio sopra, la risposta professionale, secondo me, è stata più o meno questa: “Per qualche ragione, non posso ancora fidarmi di nessuno tranne del mio supervisore. Perché non posso fidarmi, non lo so ancora. Devo pensarci o porre questa domanda al mio supervisore o al mio terapista. E così si scopre che gli psicologi stanno facendo qualcosa, ma non possono spiegare cosa e perché. Perché, ad esempio, una chiamata al tuo ex non può essere considerata supervisione, perché è così? Nessuno potrebbe mai spiegare. Oppure sono imbarazzati, pensando che una tale spiegazione possa mostrarli da un punto di vista sfavorevole. E secondo me, questo approccio è semplicemente molto professionale se si smonta la versione sulla vergogna. Non puoi sapere ed essere in grado di fare tutto. Tu ed io abbiamo soprattutto una professione in cui puoi e dovresti svilupparti per tutta la vita. È normale, penso. Per me questo è l'interesse della nostra professione, la sua spinta, se vuoi. E sarebbe noioso sapere tutto. E sarebbe triste essere il più intelligente. Ed è fantastico che ci siano colleghi dai quali puoi costantemente imparare qualcosa. Sicuramente non so tutto e sono felice di imparare anche da voi, miei cari Amici Lettori! Per questo ti ringrazio ancora sinceramente! Ho scritto una nota su questo argomento oggi. Vuoi condividere anche tu qualcosa? Scrivetelo qui sotto nei commenti! Sarà importante ed interessante per tutti imparare qualcosa di utile per il proprio lavoro o semplicemente per se stessi. Grazie per l'attenzione! Iscriviti per una consulenza: + 7 - 9 6 5 - 3 1 7 - 5 6 - 1 2 Se ti è piaciuto il materiale, clicca su "Di' grazie" Per non perdere nulla di interessante, iscriviti alle mie pubblicazioni E! si prega di condividere il materiale sui social network! :)