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Oggi è un momento davvero interessante. Così tanto e così accessibile. I punti di riferimento esterni sono sfocati e non contrassegnati. Non c'è niente di speciale su cui fare affidamento, solo su te stesso. Ma non ci sono confini. I valori della famiglia, dell'amicizia, dell'amore: tutto è in fase di revisione. È come se la nostra società stesse attraversando l'adolescenza. Tutti sanno cosa è bene e cosa è male. Ma vogliono provarlo da soli, sperimentarlo, sperimentarlo e va bene, a patto che tu non ci giochi. Ciò che non è stato sperimentato nella pratica, non è diventato esperienza personale, non è moralità. Questa è moralità. Solo regole vuote inventate da qualcuno. Da morale a morale il passo è mezzo. Sono così vicini. Solo la moralità dà la libertà, e la moralità, presa per moralità, toglie la libertà, opprime e violenta. La moralità, presa per moralità, crea un ideale che poco corrisponde alla realtà. Raggiungere questo ideale è privo di significato o impossibile. Questo è un percorso senza uscita. La moralità non è qualcosa che può essere insegnata. Questo è molto lavoro interno. La moralità può nascere dove ci sono opportunità. Dove ci sono risorse per questo. Ma le risorse appaiono anche dove la moralità irrompe attraverso la determinazione. Ho deciso di difendere la mia dignità dove era quasi impossibile, sono semplicemente caduto nell'abisso - e poi all'improvviso tutto cambia e appaiono la forza, le risorse e il sostegno. Ma è spaventoso decidere... È spaventoso andare verso l'ignoto. È spaventoso assumersi la responsabilità della propria vita. È spaventoso scegliere qualcosa che potrebbe non accadere mai nella tua vita... e arrivare fino alla fine... Una volta mi è stato dato un ottimo consiglio: “come imparare a non avere paura? – non aver paura!” Fantastico! Molto fu subito chiaro. Non esiste una pillola magica per la paura. Smetti di coltivare la tua paura, magari mettila da parte per ora. Ma non bisogna lasciare che sia lui a dettare le regole della vita... La moralità è il coraggio di dire a se stessi la verità. È il coraggio di ammettere a se stessi che quello che sto facendo non è efficace. Che quello che sto facendo non porterà all’obiettivo o non è rispettoso dell’ambiente. Che i miei fallimenti sono legati ai MIEI errori. Quel rancore, l'odio, la rabbia non fanno altro che complicare tutto... Questo è il coraggio di ammettere quello che voglio veramente. Cosa vogliono veramente le persone? Quali sono le vere intenzioni delle persone? Che, infatti, nessuno vuole solo il male o il male, tutti vogliono amore, comprensione, riconoscimento. Semplicemente non sempre lo fanno abilmente e correttamente. Qualcuno attraverso la rabbia e il dolore. Qualcuno attraverso la svalutazione. A volte è sufficiente rendersene conto e la liberazione arriva da grave stress, disturbi mentali, relazioni dolorose. Queste non sono regole: dove andare e cosa fare, la moralità è solo un faro davanti a sé andare fuori strada.