I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link



















Original text

Quando gli insegnanti notano dei tagli sulle braccia o sulle gambe dei bambini, a causa della loro paura, iniziano a “fare qualcosa”, a vergognarsi, a incolparli o a ignorare ciò che hanno visto. A volte, per esperienza personale, danno consigli che non funzionano: "Smettila di fare così", "Si sistemerà tutto", "Che problemi potresti avere, comunque stai bene", "Che orrore", ecc. . I “tagli” che vedi all’esterno sono la punta dell’iceberg che hai notato, e questa è un’esperienza che lui/lei non può affrontare da solo. Per capire il motivo per cui un bambino ha fatto questo, ci vogliono fiducia e tempo. I bambini che commettono atti di autolesionismo non si rimboccano le maniche perché tu lo veda, te lo nascondono; Se lo vedi, cerca di essere un supporto e un sostegno per il bambino. Come reagire: - Non è necessario trarre alcuna conclusione. Riguarda il fatto che non sai cosa ha portato il bambino a fare questo. Dato che noi adulti abbiamo molta esperienza, possiamo immaginare molte cose, e tutto questo è solo nostro e non ha nulla a che fare con il bambino - Chiedi. Fai la domanda "Vuoi parlare di questo?" “Voglio sostenerti, se vuoi, ne parleremo quando sarai pronto”, “Forse hai qualche difficoltà o problema?” L’autolesionismo non è motivo di condanna o vergogna pubblica. Questo è un grido di aiuto, aiuta se puoi, altrimenti reindirizza - Informa i tuoi genitori. A seconda della situazione, devi dire ai genitori cosa hai notato e avvisare il bambino che lo dirai ai genitori: - C'è qualcuno a cui può raccontarlo? “fidanzata, fidanzato, fratello, sorella, parente, adulto affidabile, ecc.” - Consiglia di consultare uno psicologo, psichiatra. Se il bambino non si fida dello psicologo scolastico, consigliatene un altro. Esistono centri di assistenza sociale e psicologica dove possono fornire consulenza gratuita e assistenza professionale. Questo sarà il vostro grande sostegno, che accetterete e sosterrete il bambino con le sue difficoltà e vissuti forse questo vi potrà sembrare una “sciocchezza”, ma per lui (lei) è un sostegno;.