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In termini di creazione di nuove tecniche basate su quelle già collaudate nella pratica, propongo di considerare la sintesi di due tecniche efficaci, sebbene diverse, ma che funzionano perfettamente nella loro simbiosi creativa. Parleremo di tecniche, la cui essenza probabilmente deriva da un fondamento, fonte, radice comune. Questa comunanza risiede nella capacità di modellare una particolare situazione, risultato o conseguenza sulla base di una proposta direttamente opposta alla convinzione limitante del cliente, una nuova costruzione semantica o una costruzione che ridicolizza delicatamente la convinzione dissociativa identificata come manifestazione di ossessione. Nell'ambito di questa tecnica, lo psicologo offre al cliente la seguente cornice. L'intenzione paradossale viene presentata come un risultato già avvenuto, come “se…”. Facciamo un esempio. Il cliente afferma di non riuscire a liberarsi dei pensieri intrusivi. Lo specialista suggerisce la seguente formula. “Come ti sentiresti se questa ossessione ti lasciasse per sempre? Ti mancherebbe?" Oppure con un po’ di umorismo: “Come affronteresti un lutto simile?” A prima vista, uno strumento del genere sembra una fantasia leggera con un pizzico di umorismo, tuttavia, in realtà ha un grande potenziale e offre un'opzione per sfuggire a una convinzione limitante e statica, che crea la possibilità di transizione verso una nuova realtà creativamente produttiva. stato dinamico. Una tale trasformazione stimola i processi cognitivi e porta almeno alla psicocorrezione, e possibilmente alla distrazione. Qui è opportuno ricordare le parole di Milton Erickson: “Puoi fingere di essere chiunque e controllarlo”. È possibile che se lo psicologo riesce ad aiutare il cliente a raggiungere lo stato di "fingere", il controllo per il cliente sarà solo una funzione implementata automaticamente. Ovviamente questo metodo combinatorio va ben oltre lo scopo dell'esempio fornito. Il grado emotivo di questa tecnica, come qualsiasi altra, può essere variato in un'ampia gamma figurativa in base a ciascun caso di nevrosi manifestato individualmente. Pertanto, prendendo uno strumento dall'arsenale della direzione esistenziale e dagli strumenti della PNL in base alla loro profonda correlazione, otteniamo un nuovo strumento che espande le capacità pratiche di uno psicologo e può anche essere utilizzato dal cliente come un altro modo di lavorare su lui stesso.