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La comparsa di un bambino è una grande gioia e nuove emozioni. E anche stanchezza, isolamento sociale e Giorno della Marmotta infinito. ⠀ Hai visto mamme che si arrabbiano e scuotono il passeggino per far stare tranquillo il loro bambino di 6 mesi? ⠀ E quelli che, con lo sguardo devastato, trascinano da qualche parte il loro bambino di un anno e mezzo, senza prestare attenzione alle sue lacrime e ai suoi capricci? ⠀ Cosa c'è che non va in loro? ⠀ È possibile che con loro sia tutto così, sono semplicemente a zero. Non hanno forza. ⠀ Il burnout emotivo è un meccanismo di difesa psicologica che attiva la modalità di risparmio emotivo. Il problema è che dopo un po’ di tempo passerà da adattivo a distruttivo, e i figli, il marito e la famiglia più vicini ne soffriranno. ⠀ Come risolvere questo problema? Come sempre, inizia con la cosa più importante: con te stesso. "Riposa e tutto passerà". "Non lavori comunque!" "Tutti possono farlo, e anche tu." "Che tipo di madre sei?" ⠀ Ti è familiare? Tutto tranne riconoscere il fatto che la maternità non ti rende necessariamente una persona felice. ⠀ Citerò un autore sconosciuto: “Ho due gemelli, di sei mesi, è dannatamente difficile, e non provo alcuna doppia felicità. Non ho mai desiderato veramente dei figli, tutti mi dicevano: “Cosa, i bambini sono una tale felicità. che emozioni!” Mi sono innamorata di queste "emozioni" e ho deciso di rimanere incinta. E ora ogni giorno mi chiedo: perché l'abbiamo fatto?! Dopo." ⠀ Cos'è questo? Torsione cerebrale? Madre anormale? Se non altro, quello più ordinario. Solo mamma a zero. Non può dare nulla ai suoi cari perché lei stessa ha dei problemi. E si chiamano burnout emotivo della madre. Perché succede questo? Fattori di rischio: ⠀ 1. PERDITA DEL MARITO. No, non è morto. Non sei nemmeno divorziato. Ma non ti dà sostegno e sostegno, ma semplicemente ti avvicina, lo hai perso. Ci sono poche cose paragonabili in termini di potere di distruzione ai conflitti familiari. ⠀ 2. ISOLAMENTO SOCIALE. Sono sola, circondata da pannolini, moccio, collant, giorno della marmotta senza fine. E dopo un po' ti dimentichi semplicemente di CHI SEI VERAMENTE. ⠀ 3. ASPETTATIVE DA TE STESSO. Chi? IO? Urla ad un bambino? Cosa vuoi dire con che lo sto aspettando da troppo tempo? Sarò una buona madre, non mi arrabbierò, sarò attenta e gentile. Mio figlio non farà i capricci. ⠀ 4. MANCANZA DI CONOSCENZA SUI BAMBINI. Daremo alla luce un bambino, comprerò bellissimi vestiti con fiocchi, si sdraierà nel passeggino e camminerà. E noi, abbracciando nostro marito, andremo magnificamente verso il tramonto. ⠀Uh-eh. Onestamente, prima di avere il tuo bambino, immaginavi cosa avresti dovuto affrontare? Le tue aspettative corrispondono alla realtà? ⠀ Cosa fare? Il primo passo è ammettere il problema. ⠀ La verità è che proviamo tanti sentimenti: rabbia, rabbia, dolore e malinconia, impotenza e devastazione e tutto questo è anche umano. ⠀ HAI IL DIRITTO AD OGNI TUO SENTIRE. E hai il diritto di aiutare. Cordiali saluti, Sofia Pimenova