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Sono mamma di un bambino piccolo, attivo e curioso. 🤪 E mi trovo costantemente di fronte ai suoi irrequieti desideri e bisogni, molti dei quali, ovviamente, non posso soddisfare. Per vari motivi. Vuole mangiare; sonno; giocare; guarda cartoni animati; saltare sul divano; accendere i fornelli, la lavatrice e tutti gli elettrodomestici presenti in casa; impara nuove parole; danza; risolvere enigmi; spingere i fili nelle prese; sbriciolare i biscotti in tutto l'appartamento; mordimi quando sono arrabbiato; bevi il mio caffè, disegna sui muri, sui tavoli e sui miei piedi; giocare con i libri e i miei cosmetici; vai in bagno con me; chiamo al cellulare una donna, un nonno, un riccio, un orso, una lepre e tutti gli abitanti del bosco... E un'infinità di desideri Ovviamente molti di loro non sono realizzabili. E perché è pericoloso, perché è dannoso e perché sono stanco o non voglio. E va bene così. Un bambino nasce e cresce in un mondo in cui non c'è la possibilità di realizzare tutti i suoi desideri. Ed è inutile cercare di soddisfarli tutti. Ciò non porta alcun beneficio né ai genitori né al bambino. Ma ciò che è utile fare è riconoscere i “desideri” dei bambini, non valutarli. 📌Non sgridarlo perché vuole qualcosa. 📌Non sopprimere l'impulso stesso. E riconosco il suo diritto di esistere e lo sto imparando attivamente. Perché nella mia esperienza da bambino era diverso. E questo rende molto difficile riconoscere il diritto ai tuoi desideri Ed è per questo che ogni volta dico diligentemente: ➡️ Vedo che vuoi premere pulsanti sul computer, capisco che sei interessato, ma io no. permetterti di farlo, perché è così che il computer può rompersi. ➡️ Capisco che vuoi andare tra le braccia di tua mamma, ma ora la mamma è stanca. Mi riposerò un po' e ti prenderò tra le mie braccia. Ovviamente sta piangendo, sconvolto, arrabbiato. Ed è anche importante trattarlo con comprensione. È anche importante riconoscere questa reazione. Questo è un suo pieno diritto.. Un giorno questa consapevolezza è diventata per me una grande scoperta (a quel tempo non ero ancora mamma e non avevo nemmeno intenzione di farlo). Questo riguardava solo la mia esperienza infantile. ✔️Riconoscere i bisogni di un bambino non è la stessa cosa che soddisfarli. L’impossibilità di soddisfare un bisogno non deve escludere il suo riconoscimento. E ora per me è una scoperta piacevole osservare che quando si tratta dei desideri del bambino che ora non possono essere realizzati, molto spesso è sufficiente semplicemente riconoscere il suo bisogno. Questo già calma il bambino! E in caso contrario, riconoscere e sostenere il suo diritto alla tristezza o alla rabbia allevia quasi sempre la tensione e fa spazio a nuovi desideri. A proposito, questo “schema” funziona anche per gli adulti😉