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La stanchezza è arrivata all'improvviso. Ho scacciato i pensieri dalla mia testa e ho confuso quelli rimasti. In precedenza, avrei preso una frusta mentale e avrei detto: “Rimettiti in sesto, straccio!” Ho iniziato a leggere ad alta voce e chiaramente l'elenco dei compiti imminenti ed estremamente obbligatori. Le cose da fare sono l’unica cosa nella vita che è sempre abbastanza. La loro sufficienza non dipende dall'umore e dalle condizioni. La stanchezza prima non suonava come stanchezza nella mia testa, sembrava una voce irritata, un cattivo umore e pensieri su quanto fosse stanco. Se qualcuno accanto a me iniziasse a lamentarsi che è stanco, potrei mordere l'amore per il prossimo è da qualche parte inaspettato ritirato. Ora mi è chiaro il motivo: l'amore per il tuo prossimo è uguale all'amore per te stesso. E non provavo amore per me stesso quando ero stanco. Mi sentivo arrabbiato con me stesso e con l’ambiente. Contro se stessi per debolezza, contro chi li circonda per... per il fatto che esistono e fanno tutto completamente sbagliato. È come se quei bastardi stessero cospirando per finirmi. "Di cosa sei stanco? Stai scaricando i carri?" - una voce familiare fin dall'infanzia risuonò nella mia testa. Scoppiò, ma dalle mie labbra, se qualcuno nelle vicinanze cominciasse a lamentarsi Se non ho il diritto di stancarmi, allora perché i miei figli e mio marito dovrebbero stancarsi? Non possono, siamo tutti uguali. Ora tutto è diverso. Anche se la stanchezza arriva all'improvviso, non ne ho paura. Arriva con confusione di pensieri e debolezza nel corpo. Sì, ho scaricato le carrozze - posso tranquillamente rispondere. Le carrozze di ognuno sono diverse - queste possono essere carrozze di faccende domestiche, carrozze di conoscenza, carrozze di relazioni complesse, carrozze di preoccupazioni dei bambini. o anche vagoni di impressioni. Se la stanchezza può entrare, vuol dire che ha tutte le ragioni per farlo. Ora so che con la stanchezza arriva l'irritazione. E questa consapevolezza mi permette di non lasciarlo entrare. Adesso so che con la fatica sbiadiscono i colori del mondo. E questa conoscenza mi permette semplicemente di aspettare. Non è il mondo che si sta offuscando, è la mia visione che si sta annebbiando. Ma questo è solo per un po'. Adesso dentro risuonano parole diverse: “Sei stanco? E' ora di riposarsi. Tè? Plaid? Libro? Come prenderti cura di te stesso? Non c'è lotta, frusta e rabbia. C'è amore, tenerezza e cura. Come stai, caro lettore? Magari qualche gabbiano?