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“Non preoccuparti, sii felice” cantava Bob Marley. Oggi questo concetto sta entrando sempre più a far parte della nostra vita: “sii sempre felice e libero, fai quello che vuoi” e si sta gradualmente trasformando nello scopo della nostra esistenza. Ma è davvero così? È possibile vivere sempre felici? Vivere lontano da tutto ciò che può farci soffrire? Sfortunatamente no. È impossibile garantire che, ad esempio, non ci venga in mente un pensiero negativo o che non ci accada qualcosa di brutto, può accadere, abbiamo solo un controllo relativo su ciò che ci accade nel tentativo di controllare noi stessi e mondo, ci sentiremo sempre più impotenti Il fatto di considerare qualcosa di doloroso lo rende tale ai nostri occhi, e quanto più cerchiamo di evitare il dolore, tanto più ci appare vicino e pericoloso quando consideriamo qualcosa di insopportabile. noi tendiamo automaticamente ad evitarlo il più possibile. Questo ci calma immediatamente, ma allo stesso tempo arriva al nostro inconscio un altro messaggio tra le righe “non sei in grado di farcela”. Pertanto, evitamento dopo evitamento, aiutiamo a rafforzare l’idea di pericolo (interno o esterno) e l’idea della nostra impotenza, incapacità di resistere a situazioni sfavorevoli. D’altronde solo affrontando ciò che ci spaventa possiamo scoprire le risorse che si nascondono dentro di noi. Ma come possiamo pensare di ritrovare queste risorse se non diamo a noi stessi la possibilità di affrontare la difficoltà e superarla. Così, cercare di controllare il mondo interiore ed esteriore ed evitare ciò che ci spaventa non fa altro che peggiorare la situazione? , il doloroso, come il piacevole, ha una grande importanza e un valore speciale nel cammino della nostra crescita personale. Se io, ad esempio, sono triste, significa che sento di aver perso qualcosa di importante per me, e la tristezza me lo segnala riguardo a questo, me lo fa capire molto chiaramente. La tristezza mi farà fermare un attimo, capirà il motivo della mia sofferenza e mi farà riflettere per provare a cambiare qualcosa, impegnarmi a correggere o imparare da un errore. Invece, evitando questi sentimenti negativi, chiuderemmo un occhio sui nostri bisogni, eviteremmo la sofferenza in questo momento, ma quando si ripresenterà, non capiremo perché Benessere non significa assenza di sofferenza, avanti al contrario, la sofferenza fa parte della vita e gioca in essa un ruolo fondamentale, tanto che la gioia e la felicità non avrebbero alcun significato per noi se non sperimentassimo il dolore e la tristezza. L’idea che sia desiderabile vivere una vita senza problemi è meglio sostituita dall’idea che sia desiderabile essere ragionevolmente felici, ma consapevoli dell’inevitabilità della sofferenza insita nella vita. Sii felice, ma preparati ad affrontare le difficoltà quando si presentano. In effetti, la maggior parte dei problemi psicologici derivano da aspettative irrealistiche di vivere in uno stato di pace eterna che si scontrano con la realtà della sofferenza..