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“NON affrettarti a vivere, Anechka!” Questo è quello che diceva mio padre da bambino, ma non capivo cosa intendesse, a dire il vero solo che ora invecchia. la mia passione per la psicologia, riempie queste parole di grande significato per me. Ad essere sincero, non so cosa abbia messo mio padre in queste parole, ma ora le percepisco come un talismano dentro di me Dopotutto, il momento va vissuto, realizzando dentro di sé il suo valore per te e cosa ti porta specificamente ). Obiettivi e progetti che girano costantemente nelle nostre teste e sono presenti nelle nostre vite, il desiderio di essere i primi o di realizzare tutto il più rapidamente possibile ci fa correre la vita. Andrebbe tutto bene, ma i significati nascono dentro di noi, la visione del mondo modella i nostri valori, ma cosa succederebbe se gli obiettivi durante il movimento smettessero di corrispondere ai valori? E sai, questo succede. E spesso. Quando, avendo ottenuto molto, una persona non capisce perché non è felice e non è interessata, e non c'è gioia, perché tutto ciò potrebbe non corrispondere ai suoi bisogni interiori. Aveva fretta di prenderlo, ma si è dimenticato di se stesso. Ti è successo esattamente quello che è successo a me, 10 anni di vita familiare sono volati molto velocemente e i miei desideri sembravano essere esauditi, ma era come se i gol non erano tutti miei, sembrava che ci fosse tutto, ma da questo non c'è alcuna soddisfazione. Per un anno, un anno intero, ho vissuto senza capire il perché e ripensando a cosa fosse successo. Incolpare tutti, me stesso, imprecare sui fallimenti, sul fatto che sto rovinando tutto da solo, di cosa ho bisogno, sono io che sono "pazzo", ecc. , ma ho appena capito che maledicendo me stesso e incolpando tutti quelli intorno a me per i miei problemi non otterrò nulla. Non so quando mi sono dimenticato di me stesso, quando è successo quel momento in cui raggiungere rapidamente un obiettivo è diventato più importante della vita stessa…. Pertanto, ci è voluto (e penso che ci vorrà ancora) molto tempo per realizzare e accettare questa realtà aliena, costruita dalle mie mani... Ora sono più gentile con me stessa, più lenta nella vita, più sensibile ai segnali interiori io... Papà, ora non ho fretta.... E ora, quando gli obiettivi mi fanno dimenticare me stesso, corro verso di loro a perdifiato, penso e ripenso a cos'altro devo fare, rimproverarmi per tutto quello che avrei potuto fare ma non ho fatto, lo chiamo internamente "La sindrome di Anya Hasty", sorrido e faccio un respiro lento, profondo e pieno di vita. Non avere fretta di vivere, riempi i tuoi dossi, non farlo. t ascoltare le istruzioni degli altri, e se è necessario che un bambino di 3 anni commetta i propri errori, allora deve capirli (in alcun modo) e credimi, se questo non funziona succederà a 3 anni, succederà a 35.... Ama e abbi cura di te Cordiali saluti Anna Klimovskayahttp://www.soprisutstvie.ru/single-post/2016/10/19/“NON abbiate fretta di vivere -Anechka»